mercoledì 27 novembre 2019

La cucina dell’Ittiturismo In Marinetta da Golosaria ai progetti Europei da lupatin


I visitatori di Golosaria hanno potuto degustare (alla grande!), la cucina di Alessio Bottin dell’Ittoturismo In Marinetta di Rosolina (Ro), un luogo che ‘…merita il viaggio, con la
sua sala riposante e le vetrate che guardano il mare’.
L’avventura di quattro soci che vogliono far riscoprire un territorio per troppo tempo
dimenticato, proponendo piatti per davvero eccellenti,interpretati con le materie prime
dei produttori del Delta del Po.
Tutto questo non è passato inosservato ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d’Europa,
impegnati a proporre una iniziativa di informazione (Destinazione Delta del Po), creata
all’interno del progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura, Patrocinato dalla IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella
regione Adriatico Jonica) e da ESOF2020 EuroScience Open Forum Trieste.
“ Fino alla fine del 2020 ‘dirotteremo’ le attenzioni di almeno un centinaio di giornalisti e
comunicatori sul Delta del Po, trasformando questa Terra di Mare in luogo di incontro e
scambio culturale con altri territori d’Acqua, italiani ed europei. Milano rappresenterà
poi l’approdo delle diverse esperienze ed iniziative, così da raccontare le storie di borghi
d’eccellenza’.
L’Ittiturismo In Marinetta è stato scelto come uno dei luoghi del desiderio dove si
terranno gli incontri e parteciperà anche agli appuntamenti milanesi e in altre contrade.
“È il nostro sogno nel cassetto- commenta Isi Copppola-,è la passione per la cucina e
per il nostro territorio.In Marinetta ha compiuto i primi due anni, li abbiamo vissuti
intensamente, rafforzando il nostro legame con il territorio, il Delta del Po.
I prodotti delle lagune, dell’Alto Adriatico e dei nostri orti sabbiosi, ogni giorno
ci hanno regalato sorprese nuove e sapori, che identificano la nostra cucina con
freschezza e sapidità uniche.Una “sfida” continua per la nostra brigata, per realizzare
e valorizzare al meglio questo patrimonio della natura!I nostri piatti sono come un
viaggio tra le acque e le terre del Delta, dove i colori mutano con i sapori a seconda
della stagione… e diventano delizie trasformate dalle sapienti mani e dalla fantasia
preziosa del nostro Chef Executive Alessio Bottin. Quindi… buon viaggio a tutti!”

 

venerdì 8 novembre 2019

La Via del Gusto a Breda di Piave



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, nel corso della realizzazione dei
Percorsi Internazionali de Le Contrade del Gusto, hanno visitato Breda di Piave,
per individuare i protagonisti de Le Vie del Gusto.

Il ritrovamento di selci lavorate e di fibule bronzee testimonierebbe la presenza di un insediamento umano nel comune attribuibile al periodo paleoveneto. Il rinvenimento di anfore granarie, tombe ed una bella ara cilindrica certificherebbe invece la tesi che il comune era abitato nell'età romana.
Il nome deriva probabilmente da Predia cioè dai poderi che i veterani romani congedati ottenevano in premio del loro servizio militare. Il territorio si spopolò al tempo delle invasioni barbariche per risvegliarsi poco dopo il Mille quando un abitato cominciò a nascere attorno ad un castello fatto costruire dai vescovi di Treviso e poi affidato all'ordine dei templari.
Nel XII secolo la costruzione della Chiesa di San Giovanni segnò la nascita di Pero di sopra. Saletto e San Bartolomeo furono in origine dei borghi di casoni ricoperti di materiale palustre. I nomi di Saletto e di Villa del Bosco figurano nei documenti soltanto a cominciare dal secolo XIII.
La diversità delle origini fece sì che ciascun villaggio fosse autonomo rispetto agli altri; fino al XV secolo furono nell'orbita di Treviso perciò dipesero da chi signoreggiava sulla città (Da Romano, Da Camino, Dalla Scala, Da Carrara) e furono coinvolti nelle guerre accese per detenere il potere.
I primi anni del XV secolo videro il passaggio della Marca trevigiana sotto la Serenissima che diede al territorio un trisecolare periodo di pace.
Con la caduta della Serenissima, il territorio seguì le sorti della Marca: nel 1798 fu assegnato all'impero d'Austria ed incluso nel 1805 al napoleonico Regno d'Italia. Napoleone diede al Veneto un diverso assetto amministrativo istituendo i comuni. Breda venne eletta comune, mentre Pero, Saletto e S. Bartolomeo divennero sue frazioni.

Il Viaggio del gusto ha toccato a Pero il Panificio di Ivan De Vidi ("Ottima la piccola pasticceria, i grissini e tante altre loro specialità.") , la Pizzeria Luppolo Selvatico (“Ingredienti di prima scelta, tanta ricerca per l'impasto e tempi lunghi di lievitazione garantiscono che le nostre pizze siano ottime e leggere: grande cura nella massima semplicità. Alessandro Ramon e la sua squadra vi aspettano a cuore aperto: preparatevi a una fragrante fantastica serata tra persone felici “) e il Bar H.18 (con la sua cucina casareccia, semplice ed efficace!).
Risultati immagini per immagini luppolo selvatico pizzeria

A Breda di Piave vi consigliamo l'Osteria del Porco Nero ( cucina di pesce-anche crudo-, carni e
la creatività che di certo non guasta!).
Non dimenticatevi una visita allo spaccio del Caseificio Tomasoni a Campagne : la Crema del Piave vi aspetta!
La Crema del Piave è uno dei primi prodotti della vecchia casara Tomasoni. Apprezzato per la sua fresca e delicata bontà è uno stracchino dal sapore unico ed inconfondibile, con il quale il caseificio tuttora si distingue. La Crema del Piave è lo stracchino che identifica tutta la gamma di formaggi del Caseificio Tomasoni. Un formaggio molle da tavola, a base di latte veneto, dall'incredibile cremosità che lo rende l'ingrediente perfetto per ogni ricetta, dall'antipasto allo snack.
Un salto alla Trattoria Trattoretto in via Bovon vi farà scoprire una '...accogliente trattoria di campagna, un po' ammodernata, ma “cum grano salis”, mantenendo cioè lo stile e l’impostazione
di un tempo ormai andato.Vantano la specialità del baccalà e lo propongono in due versioni: in insalata e alla vicentina. “
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BORGHI D'EUROPA PRESENTA NELLE TERRE DELLA PIAVE I PERCORSI INTERNAZIONALI, PER IL PROGETTO L'EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA



Borghi d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica), Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica ed ESOF2020 Euro Science Open Forum-Trieste, promuove dal 28 novembre al 1 dicembre nelle Terre del Piave, la presentazione dei Percorsi Internazionali .
Oltre cento delegati provenienti dalle Terre e dai borghi coinvolti nelle iniziative di informazione, racconteranno a giornalisti e comunicatori le tappe dei singoli itinerari, in una sorta di 'filò' non stop che mescola interviste,interventi, degustazioni e storie.
ESOF (EuroScience Open Forum) è il più grande incontro scientifico interdisciplinare in
Europa. Creato nel 2004 da EuroScience, questo forum biennale dedicato alla ricerca scientifica - ha raccontato nella sua intervista il professor Bruno Dalle Vedove-,e all'innovazione offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori,amministratori pubblici, imprenditori e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 ed è stata scelta come luogo in cuiospitare la nona edizione di ESOF, che si svolgerà dal 5 luglio al 9 luglio 2020, e sarà accompagnata da un Festival della Scienza aperto a tutti, Science in the City Festival che durerà invece due settimane, dal 27 giugno al 11 luglio 2020. L’incontro si terrà nell’area del Porto Vecchio, il vecchio scalo commerciale marittimo di Trieste che per decenni è stato il porto dell'Impero austro-ungarico e che ora è un patrimonio architettonico e industriale eccezionale.Il festival invece comprenderà tutta la città.”
Freedom for Science” si riferisce a una scienza che si pone problemi aperti, anche apparentemente irrisolvibili, con curiosità e metodo, senza restrizioni di credo o pregiudizi. “Science for Freedom” significa d’altro canto che la scienza è un linguaggio inclusivo, che fa dialogare persone di qualsiasi colore e genere, talvolta anche che sono in lotta tra loro. Nel riconoscere l’importanza di tale dialogo, Trieste si impegna a coinvolgere i Paesi dell’Europa centro-orientale, poco rappresentati nelle edizioni precedenti di ESOF, incrementando le opportunità di relazione, conoscenza scientifica, sviluppo di nuove carriere e business, facendo quindi un importante passo in avanti verso un'idea di Europa scientifica aperta e inclusiva.
Promotore e organizzatore dell’evento è la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT) che ha anche sviluppato un programma ad hoc, chiamato proESOF e caratterizzato da una serie di attività che precedono,accompagnano e seguono lo sviluppo dell’EuroScience Open Forum del 2020.m Tutti possono partecipare proponendo eventi, spettacoli, esposizioni, laboratori e molto altro.

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.

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