domenica 16 agosto 2015

VENEA è una storia d´amore e amicizia

VENEA è una storia d´amore e amicizia.

L'amore della famiglia Paolucci verso la natura e la propria terra. Il desiderio di poterne ripagare la generosità con la cura, l'attenzione ed il rispetto necessari a rendere questo rapporto sostenibile e reciproco per le generazioni a venire.
L'amicizia con compagni di ventura pronti a sostenere un'idea ed una visione con la sola forza dei propri valori ed esperienze, al fine di condividere la realizzazione di un atto d'amore.
L'azienda agricola VENEA si estende lungo 10 ettari di vigneto nella zona di Fossacesia (Chieti – Abruzzo

AZIENDA AGRICOLA VENEA
Via PIANO MADONNA | Fossacesia (CH) I-66022
T & F +39 (0)87 260 303
www.venea.it
info@venea.it

Il Ristorante Wine Bar la Foresta dei Coralli a Fossacesia



I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola  sono stati per ben due volte in questo ristorante: “ Il servizio è stato ottimo, i cibi erano freschi, con ottimi piatti a base di pesce, il servizio curato direttamente dal proprietario.... Il locale spazioso e accogliente.”

Alla Foresta dei Coralli si rivive il sapore della tradizione e il piacere degli ingredienti genuini e legati al territorio. In un ambiente elegante e accogliente è possibile rilassarsi, assaporando le specialità dello chef, piatti preparati con sapiente arte culinaria e creatività.
Tra le specialità della casa spiccano le pietanze a base di pesce, sempre fresco e dal sapore genuino. Il tutto è accompagnato da una vasta selezione di vini.
​La Foresta dei Coralli è il luogo ideale per cene romantiche o per pranzi in compagnia di amici, non solo per le prelibatezze che offre il menu, ma anche per lo staff preparato, cordiale e mai invadente, sempre pronto a rispondere con prontezza alle esigenze dei clienti.

La Cantina Sangro a Fossacesia


Nel cuore dell’Abruzzo centrale, tra il massiccio della Maiella, le colline soleggiate e la Costa dei Trabocchi della provincia di Chieti, nasce nel 1971 “Cantina Sangro” grazie all’attività di un gruppo di 110 agricoltori, accomunati dalla passione per la viticoltura, che diedero vita a uno dei più moderni enopoli del territorio.
L’insieme di tradizioni, di esperienze, di moderne tecniche di vinificazione fanno oggi di Cantina Sangro un’azienda leader nel settore vitivinicolo.
Le uve conferite dagli attuali 200 soci, dopo un’accurata selezione vengono avviate alla vinificazione per la produzione di vini di qualità, la cui ricerca è stata l’obbiettivo principale dell’azienda.
In quest’ottica si è ottenuta la certificazione internazionale IFS, l’inserimento di due figure professionali importanti quali l’enologo e l’agronomo, che hanno permesso quel salto di qualità che oggi ci permette di essere tra le migliori aziende abruzzesi. I vini di “Cantina Sangro”, espressione di una naturale vocazione del territorio, “Dalla terra alla tavola, naturale evoluzione”, identificano la tipicità del territorio della Costa dei Trabocchi.
Le produzioni vitivinicole sono rappresentate principalmente dal Montepulciano e dal Trebbiano. Oggi si stanno impiantando anche nuovi vitigni sia internazionali che autoctoni tra i quali vi sono la Passerina, il Pecorino, la Cococciola, ecc..
Il cambiamento varietale ha indotto gli agricoltori, per un raggiungimento di una maggiore qualità, a cambiare anche le forme di allevamento passando al filare e abbandonando il tendone nel convincimento di ridurre le produzioni e aumentare la qualità del Prodotto.
Le maggiori varietà coltivate sono Montepulciano, Sangiovese, Trebbiano, Merlot, Chardonnay, Pinot, Pecorino e Cococciola da cui si ottengono vini da tavola, vini IGT, vini DOC e vini Biologici.

Il Trabocco Pesce Palombo è un ristorante storico di Fossacesia

La costa dei Trabocchi
La costa dei Trabocchi corrisponde al tratto di litorale Adriatico della provincia di Chieti (Abruzzo) segnato dalla diffusione del trabocco, macchina da pesca su palafitta. È un tratto di costa famoso in tutta Italia per la sua bellezza naturalistica e per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costa mantiene infatti le proprie caratteristiche e tradizioni.

Il Trabocco Pesce Palombo è un ristorante storico di Fossacesia, in provincia di Chieti, aperto nel 1923 e rimasto attivo fino al 1979, quando una mareggiata ha danneggiato irreparabilmente il locale, che è riuscito però a riaprire nel 2001. Recentemente la famiglia Verì, alla gestione dal locale fin dalle sue origini, ha ampliato la struttura, in modo da poter ospitare banchetti nuziali e cerimonie di vario tipo, nonché eventi come manifestazioni gastronomiche e musicali. La migliore tradizione familiare vi aspetta nel suo splendido ristorante sulla spiaggia per farvi assaggiare le migliori specialità di pesce, quali il Brodetto, conosciuto in tutta la zona e oltre, che l'ha fatto diventare meta obbligata per personaggi dello spettacolo nazionali e internazionali.

Fossacesia : storia e luoghi

Una delegazione di giornalisti e di comunicatori della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto
ha visitato in questi giorni Fossacesia, dopo aver incontrato le sue eccellenze a Casa Abruzzo,in occasione di Expo 2015.
Il Comune di Fossacesia è stato invitato a partecipare in settembre a Comunicare Per Esistere, gli Stati Generali della Comunicazione Territoriale, che si tengono in Istria.

Fossacesia : storia e luoghi


Fossacesia è un comune di 6.423 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo, nota località balneare soprattutto per gli abitanti di Lanciano e dei comuni dell'interno. Dal 2004 si fregia della Bandiera Blu.
Fossacesia si trova su un'altura della fascia litoranea alla sinistra della foce del fiume Sangro, a circa 2 km dalla costa. Il territorio del comune, intensamente coltivato, si estende per 30,08 km², dalla costa, lungo la piana del fiume Sangro, salendo in collina in direzione di Lanciano.
La frazione di Fossacesia Marina, invece, si sviluppa lungo la costa, protetta dalla piccola baia chiamata "Golfo di Venere". Le spiagge sono costituite, per la quasi totalità, da ciottoli bianchi. A sud, verso la foce del Sangro, la costa si fa più bassa e, per piccoli tratti, vi si trovano anche dune di sabbia. A nord si trova il litorale roccioso di Punta Cavalluccio, punteggiato dai caratteristici trabocchi, le antiche strutture per la pesca protese sul mare.

Storia
Nel IX secolo Fossacesia subì una colonizzazione monastica da parte dei benedettini di Farfa che vi organizzarono una corte, un’azienda fondiaria e amministrativa intorno alla quale si costituì l’aggregato umano formato da coloni e artigiani al servizio dell’abbazia di San Giovanni in Venere.
Nell'anno 1004 fu fondata l’abbazia da Trasmondo II, Conte di Chieti.


L'abbazia di San Giovanni in Venere
Nell'anno 1195 il diploma dell’Imperatore Enrico VI di Svevia concedeva in privilegio all'abbazia di San Giovanni in Venere una località vicina chiamata Fossamcaecam.
Nel XII secolo il nome veniva scisso in Fossam Caecam. In seguito, il toponimo subì diverse varianti e nel 1239 compare la scritta Fossacieca.
Nella seconda metà del XII secolo, l’abbazia, distrutta negli anni precedenti, fu ricostruita dall’abate Oderisio II (1155-1204). Nel XVI secolo l’abbazia fu devastata dalle incursioni saracene.
Nel 1585 fu affidata da Papa Sisto V all’Oratorio di Santa Maria di Vallicella in Roma.
Nel XVII secolo Fossacesia passò sotto il dominio dei de Rubeis ma alla fine del Settecento era Terra Regia.
Nel 1671 spuntò il binomio Fossa Ceca.
Nel 1802 il binomio Fossa Ceca fu unito in una sola parola.
Nel 1863 compare il toponimo definitivo, Fossacesia.

Nel 1943 durante la battaglia del Sangro, Fossacesia viene pesantemente bombardata dall'aviazione alleata.


Fontane
La Fontana delle Cinque Cannelle, del 1888.
La Fonte di Venere, fontana di origine romana ancora esistente sotto il muraglione dell'Abbazia di San Giovanni in Venere, dove secondo una tradizione paganeggiante sussistente fino alla metà del 1900, le donne desiderose di concepire un figlio si recavano ad attingere l'acqua.
Il lavatoio. È composto di due vasche rettangolari in pietra contigue, di cui una più corta della prima.
Chiese
L'abbazia di San Giovanni in Venere.
La chiesa di San Donato, costruita nel 1905, ricostruita in seguito ai bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale.
La chiesa di Santa Maria delle Grotte. La chiesa fu costruita nella seconda metà del duecento con strutture gotico-cistercensi. L'interno è decorato da affreschi di stile francese del periodo della fondazione della chiesa, i restanti, di stile toscano-tardo giotteschi sono del XIV e XV secolo.[4]
La chiesa del Santissimo Rosario, costruita nel 1876.
La chiesa di San Silvestro, fondata a Villa Scorciosa nell'XI secolo. Il 29 agosto 2009 è stata riconsacrata e riaperta al pubblico. La facciata principale è romanica. Sopra il portale vi è un arco a sesto acuto. Sopra ancora vi è una finestrella ad oblò. All'angolo a destra della facciata, sul tetto, vi è il campanile a vela.
Palazzi e ville
Il palazzo nobiliare Contini (1770).
Il palazzo nobiliare Mayer (metà Ottocento).
Il casino Mayer sito sulla strada che da Fossacesia porta all'Abbazia di San Giovanni in Venere.
Il Palazzo del Comune, edificato nel 1882.

Altri luoghi d'interesse
I trabocchi, strutture su palafitte in legno disseminate lungo il litorale, per questo detto "costa dei trabocchi".
« ...Quella catena di promontori e di golfi lunati dava l'immagine d'un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L'aria respirata deliziava come un sorso d'elisir. »
(Gabriele d'Annunzio da Il trionfo della morte)


La costa dei Trabocchi
La costa dei Trabocchi corrisponde al tratto di litorale Adriatico della provincia di Chieti (Abruzzo) segnato dalla diffusione del trabocco, macchina da pesca su palafitta. È un tratto di costa famoso in tutta Italia per la sua bellezza naturalistica e per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costa mantiene infatti le proprie caratteristiche e tradizioni.



venerdì 7 agosto 2015

La birra agricola di Renzo Pradal partecipa alle iniziative in Istria - Il ruolo del consorzio COBI

L'azienda agricola di Renzo Pradal di Oderzo è stata invitata a partecipare alle giornate di informazione in Istria, al fine di diffondere la conoscenza della birra agricola.
La rete dei borghi europei del gusto ha appena attivato una Azione specifica che ha come obiettivo la realizzazione di campagne di informazione destinate ai consumatori.


Le birre agricole. Un prodotto tutto naturale.
Le birre agricole nascono con l'uso esclusivo di materie prime naturali: acqua, lieviti, lupo e malto d'orzo (con la possibile l'aggiunta di malto di altri cereali, per alcuni tipi di birra). Contrariamente alle birre prodotte industrialmente, non c'è alcuna aggiunta di cereali a basso costo e non maltati, quali mais o riso, e senza alcun interventi di additivi chimici.
Le birre agrícole sono prodotti naturali anche perché non pastorizzate e non microfiltrate, conservando così al massimo le qualità organolettiche e nutrizionali.
Sono giustamente definite birre agricole, perché realizzate usando prodotti naturali e, in larga parte, i prodotti dei campi coltivati dagli stessi birrifici, o se preferite, dalle stesse aziende agricole.


Renzo Pradal fa parte del consorzio COBI.
L'orzo coltivato dai soci del COBI viene da questi conferito nella malteria del Consorzio.
Devono conferire, quantitativamente, almeno il 150% del malto che poi ritireranno. Questo margine, unito alla possibilità di scegliere le produzioni dei diversi agricoltori e delle diverse aree di provenienza, consente di fare un'adeguata selezione destinando alla produzione birraia solo l'orzo migliore, e più adatto a creare i diversi tipi di malto, dai quali si ricavano birre di stile diverso.
La prossima apertura del nuovo impianto di maltazione permetterà di avere una produzione di malto ben superiore alla necessità del 51% di malto autoprodotto indicato per legge.
Questo renderà ancora più "agricola", naturale ed italiana la birra prodotta dai birrifici aderenti al COBI Il malto prodotto dal COBI grazie all'orzo coltivato dai suoi soci potrà inoltre essere commercializzato da altri birrifici artigianali italiani, per una maggiore crescita qualitativa di tutto il movimento della birra di qualità italiana.