Villesse era stata inserita da Borghi d'Europa nella rete dell'Anno Europeo del Patrimonio
Culturale 2018.
Il comune di Villesse fa parte della Provincia di Gorizia e si trova sulla confluenza tra il fiume Isonzo ed il torrente Torre.
Verso la fine del 1800 furono compiuti degli scavi nella zona circostante l'attuale cimitero e vennero ritrovati dei reperti- pavimenti musivi, resti di edifici e monete risalenti all'epoca di Antonino Pio, un'epoca felice e prospera dell'Impero.
Il nome di Villesse compare per la prima volta in un documento dell'XI secolo, ma l'antica chiesetta di San Michele, il monumento più importante di Villesse, risalirebbe almeno al VII secolo.
Da ricordare fra i monumenti più significativi del paese il settecentesco Palazzo Coronini, attualmente di proprietà comunale e sede della Biblioteca cittadina e alcune antiche dimore padronali.
Una caratteristica di Villesse, comune a molti paesi dell'Isontino, sono le icone votive, immagini devozionali tipiche del Friuli orientale che furono realizzate tra il XV e il XX secolo; tali immagini sono numerose e abbelliscono alcune facciate di case private.
Verso la fine del 1800 furono compiuti degli scavi nella zona circostante l'attuale cimitero e vennero ritrovati dei reperti- pavimenti musivi, resti di edifici e monete risalenti all'epoca di Antonino Pio, un'epoca felice e prospera dell'Impero.
Il nome di Villesse compare per la prima volta in un documento dell'XI secolo, ma l'antica chiesetta di San Michele, il monumento più importante di Villesse, risalirebbe almeno al VII secolo.
Da ricordare fra i monumenti più significativi del paese il settecentesco Palazzo Coronini, attualmente di proprietà comunale e sede della Biblioteca cittadina e alcune antiche dimore padronali.
Una caratteristica di Villesse, comune a molti paesi dell'Isontino, sono le icone votive, immagini devozionali tipiche del Friuli orientale che furono realizzate tra il XV e il XX secolo; tali immagini sono numerose e abbelliscono alcune facciate di case private.
Ma se le
iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose,
lo si deve
indubbiamente
alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la
campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al
voto di maggio.
L’adesione alle
iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del
Parlamento Europeo a Milano), si salda così al progetto del 2018,
per valorizzare e far conoscere il
nostro patrimonio
culturale.
“Come europei ci
troviamo di fronte a molte sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti
climatici, dalla disoccupazione giovanile alla protezione dei dati.
Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Allo
stesso tempo il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l'UE non è
un progetto irrevocabile. Mentre molti di noi danno per scontata la
democrazia, questa sembra essere sottoposta a crescenti minacce, sia
nei principi che nella pratica.
Per questo stiamo
creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore
affluenza degli elettori alle elezioni europee. Il nostro obiettivo
non è di raccomandare questo o quel candidato. Sosteniamo il voto in
sé, cioè l'impegno nel processo democratico con cognizione di causa
e in modo informato. Vogliamo rafforzare il valore dello scambio di
idee e costruire una comunità di sostenitori in tutta Europa che si
impegnino per il voto. Difendiamo il concetto di democrazia affinché
tutti insieme abbiamo la possibilità di decidere in che Europa
vogliamo
vivere.”
"Cosa
fa per me l'Europa" https://what-europe-does-for-me.eu/
Campagna in
collaborazione con l'Ufficio del Parlamento Europeo, Milano
- A sostegno della
campagna istituzionale per le elezioni del 26 maggio del
Parlamento europeo