lunedì 16 dicembre 2019
sabato 14 dicembre 2019
venerdì 13 dicembre 2019
mercoledì 27 novembre 2019
La cucina dell’Ittiturismo In Marinetta da Golosaria ai progetti Europei da lupatin
I visitatori di Golosaria hanno potuto degustare (alla
grande!), la cucina di Alessio Bottin dell’Ittoturismo In Marinetta di
Rosolina (Ro), un luogo che ‘…merita il viaggio, con la
sua sala riposante e le vetrate che guardano il mare’.
L’avventura di quattro soci che vogliono far riscoprire un territorio per troppo tempo
dimenticato, proponendo piatti per davvero eccellenti,interpretati con le materie prime
dei produttori del Delta del Po.
Tutto questo non è passato inosservato ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d’Europa,
impegnati a proporre una iniziativa di informazione (Destinazione Delta del Po), creata
all’interno del progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura, Patrocinato dalla IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella
regione Adriatico Jonica) e da ESOF2020 EuroScience Open Forum Trieste.
“ Fino alla fine del 2020 ‘dirotteremo’ le attenzioni di almeno un centinaio di giornalisti e
comunicatori sul Delta del Po, trasformando questa Terra di Mare in luogo di incontro e
scambio culturale con altri territori d’Acqua, italiani ed europei. Milano rappresenterà
poi l’approdo delle diverse esperienze ed iniziative, così da raccontare le storie di borghi
d’eccellenza’.
L’Ittiturismo In Marinetta è stato scelto come uno dei luoghi del desiderio dove si
terranno gli incontri e parteciperà anche agli appuntamenti milanesi e in altre contrade.
“È il nostro sogno nel cassetto- commenta Isi Copppola-,è la passione per la cucina e
per il nostro territorio.In Marinetta ha compiuto i primi due anni, li abbiamo vissuti
intensamente, rafforzando il nostro legame con il territorio, il Delta del Po.
I prodotti delle lagune, dell’Alto Adriatico e dei nostri orti sabbiosi, ogni giorno
ci hanno regalato sorprese nuove e sapori, che identificano la nostra cucina con
freschezza e sapidità uniche.Una “sfida” continua per la nostra brigata, per realizzare
e valorizzare al meglio questo patrimonio della natura!I nostri piatti sono come un
viaggio tra le acque e le terre del Delta, dove i colori mutano con i sapori a seconda
della stagione… e diventano delizie trasformate dalle sapienti mani e dalla fantasia
preziosa del nostro Chef Executive Alessio Bottin. Quindi… buon viaggio a tutti!”
sua sala riposante e le vetrate che guardano il mare’.
L’avventura di quattro soci che vogliono far riscoprire un territorio per troppo tempo
dimenticato, proponendo piatti per davvero eccellenti,interpretati con le materie prime
dei produttori del Delta del Po.
Tutto questo non è passato inosservato ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d’Europa,
impegnati a proporre una iniziativa di informazione (Destinazione Delta del Po), creata
all’interno del progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura, Patrocinato dalla IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella
regione Adriatico Jonica) e da ESOF2020 EuroScience Open Forum Trieste.
“ Fino alla fine del 2020 ‘dirotteremo’ le attenzioni di almeno un centinaio di giornalisti e
comunicatori sul Delta del Po, trasformando questa Terra di Mare in luogo di incontro e
scambio culturale con altri territori d’Acqua, italiani ed europei. Milano rappresenterà
poi l’approdo delle diverse esperienze ed iniziative, così da raccontare le storie di borghi
d’eccellenza’.
L’Ittiturismo In Marinetta è stato scelto come uno dei luoghi del desiderio dove si
terranno gli incontri e parteciperà anche agli appuntamenti milanesi e in altre contrade.
“È il nostro sogno nel cassetto- commenta Isi Copppola-,è la passione per la cucina e
per il nostro territorio.In Marinetta ha compiuto i primi due anni, li abbiamo vissuti
intensamente, rafforzando il nostro legame con il territorio, il Delta del Po.
I prodotti delle lagune, dell’Alto Adriatico e dei nostri orti sabbiosi, ogni giorno
ci hanno regalato sorprese nuove e sapori, che identificano la nostra cucina con
freschezza e sapidità uniche.Una “sfida” continua per la nostra brigata, per realizzare
e valorizzare al meglio questo patrimonio della natura!I nostri piatti sono come un
viaggio tra le acque e le terre del Delta, dove i colori mutano con i sapori a seconda
della stagione… e diventano delizie trasformate dalle sapienti mani e dalla fantasia
preziosa del nostro Chef Executive Alessio Bottin. Quindi… buon viaggio a tutti!”
venerdì 8 novembre 2019
La Via del Gusto a Breda di Piave
I giornalisti e i comunicatori di
Borghi d'Europa, nel corso della realizzazione dei
Percorsi Internazionali de Le Contrade
del Gusto, hanno visitato Breda di Piave,
per individuare i protagonisti de Le
Vie del Gusto.
Il ritrovamento di selci lavorate e di
fibule bronzee testimonierebbe la presenza di un insediamento umano
nel comune attribuibile al periodo paleoveneto. Il rinvenimento di
anfore granarie, tombe ed una bella ara cilindrica certificherebbe
invece la tesi che il comune era abitato nell'età romana.
Il nome deriva probabilmente da Predia
cioè dai poderi che i veterani romani congedati ottenevano in premio
del loro servizio militare. Il territorio si spopolò al tempo delle
invasioni barbariche per risvegliarsi poco dopo il Mille quando un
abitato cominciò a nascere attorno ad un castello fatto costruire
dai vescovi di Treviso e poi affidato all'ordine dei templari.
Nel XII secolo la costruzione della
Chiesa di San Giovanni segnò la nascita di Pero di sopra. Saletto e
San Bartolomeo furono in origine dei borghi di casoni ricoperti di
materiale palustre. I nomi di Saletto e di Villa del Bosco figurano
nei documenti soltanto a cominciare dal secolo XIII.
La diversità delle origini fece sì
che ciascun villaggio fosse autonomo rispetto agli altri; fino al XV
secolo furono nell'orbita di Treviso perciò dipesero da chi
signoreggiava sulla città (Da Romano, Da Camino, Dalla Scala, Da
Carrara) e furono coinvolti nelle guerre accese per detenere il
potere.
I primi anni del XV secolo videro il
passaggio della Marca trevigiana sotto la Serenissima che diede al
territorio un trisecolare periodo di pace.
Con la caduta della Serenissima, il
territorio seguì le sorti della Marca: nel 1798 fu assegnato
all'impero d'Austria ed incluso nel 1805 al napoleonico Regno
d'Italia. Napoleone diede al Veneto un diverso assetto amministrativo
istituendo i comuni. Breda venne eletta comune, mentre Pero, Saletto
e S. Bartolomeo divennero sue frazioni.
Il Viaggio del gusto ha toccato a Pero
il Panificio di Ivan De Vidi ("Ottima la piccola
pasticceria, i grissini e tante altre loro specialità.") , la
Pizzeria Luppolo Selvatico (“Ingredienti di prima scelta,
tanta ricerca per l'impasto e tempi lunghi di lievitazione
garantiscono che le nostre pizze siano ottime e leggere: grande cura
nella massima semplicità. Alessandro Ramon e la sua squadra vi
aspettano a cuore aperto: preparatevi a una fragrante fantastica
serata tra persone felici “) e il Bar H.18 (con la sua
cucina casareccia, semplice ed efficace!).
A Breda di Piave vi
consigliamo l'Osteria del Porco Nero ( cucina di pesce-anche
crudo-, carni e
la creatività che di certo non
guasta!).
Non dimenticatevi una visita allo
spaccio del Caseificio Tomasoni a Campagne : la
Crema del Piave vi aspetta!
La Crema del Piave è uno dei primi
prodotti della vecchia casara Tomasoni. Apprezzato per la sua fresca
e delicata bontà è uno stracchino dal sapore unico ed
inconfondibile, con il quale il caseificio tuttora si distingue. La
Crema del Piave è lo stracchino che identifica tutta la gamma di
formaggi del Caseificio Tomasoni. Un formaggio molle da tavola, a
base di latte veneto, dall'incredibile cremosità che lo rende
l'ingrediente perfetto per ogni ricetta, dall'antipasto allo snack.
Un salto alla Trattoria Trattoretto
in via Bovon vi farà scoprire una '...accogliente trattoria di
campagna, un po' ammodernata, ma “cum grano salis”, mantenendo
cioè lo stile e l’impostazione
di un tempo ormai andato.Vantano la
specialità del baccalà e lo propongono in due versioni: in insalata
e alla vicentina. “
BORGHI D'EUROPA PRESENTA NELLE TERRE DELLA PIAVE I PERCORSI INTERNAZIONALI, PER IL PROGETTO L'EUROPA DELLE SCIENZE E DELLA CULTURA
Borghi
d'Europa, nel quadro del Progetto “L'Europa delle Scienze e della
Cultura”,patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica), Forum
Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione
adriatico-jonica ed ESOF2020 Euro Science Open Forum-Trieste,
promuove dal 28 novembre al 1 dicembre nelle Terre del Piave, la
presentazione
dei Percorsi Internazionali .
Oltre
cento delegati provenienti dalle Terre e dai borghi coinvolti nelle
iniziative di informazione, racconteranno a giornalisti e
comunicatori le tappe dei singoli itinerari, in una sorta di 'filò'
non stop che mescola interviste,interventi, degustazioni e storie.
“ESOF
(EuroScience Open Forum) è il più grande incontro scientifico
interdisciplinare in
Europa.
Creato nel 2004 da EuroScience, questo forum biennale dedicato alla
ricerca scientifica - ha raccontato nella sua intervista il professor
Bruno Dalle Vedove-,e all'innovazione offre un’opportunità unica
di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori,amministratori
pubblici, imprenditori e cittadini. Trieste è stata nominata Città
Europea della Scienza 2020 ed è stata scelta come luogo in
cuiospitare la nona edizione di ESOF, che si svolgerà dal 5 luglio
al 9 luglio 2020, e sarà accompagnata da un Festival della Scienza
aperto a tutti, Science in the City Festival che durerà invece due
settimane, dal 27 giugno al 11 luglio 2020. L’incontro si terrà
nell’area del Porto Vecchio, il vecchio scalo commerciale marittimo
di Trieste che per decenni è stato il porto dell'Impero
austro-ungarico e che ora è un patrimonio architettonico e
industriale eccezionale.Il festival invece comprenderà tutta la
città.”
“Freedom
for Science” si riferisce a una scienza che si pone problemi
aperti, anche apparentemente irrisolvibili, con curiosità e metodo,
senza restrizioni di credo o pregiudizi. “Science for Freedom”
significa d’altro canto che la scienza è un linguaggio inclusivo,
che fa dialogare persone di qualsiasi colore e genere, talvolta anche
che sono in lotta tra loro. Nel riconoscere l’importanza di tale
dialogo, Trieste si impegna a coinvolgere i Paesi dell’Europa
centro-orientale, poco rappresentati nelle edizioni precedenti di
ESOF, incrementando le opportunità di relazione, conoscenza
scientifica, sviluppo di nuove carriere e business, facendo quindi un
importante passo in avanti verso un'idea di Europa scientifica aperta
e inclusiva.
Promotore
e organizzatore dell’evento è la Fondazione Internazionale Trieste
per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT) che ha anche
sviluppato un programma ad hoc, chiamato proESOF e caratterizzato da
una serie di attività che precedono,accompagnano e seguono lo
sviluppo dell’EuroScience Open Forum del 2020.m Tutti possono
partecipare proponendo eventi, spettacoli, esposizioni, laboratori e
molto altro.
L’Iniziativa
Adriatico-Ionica (IAI) è invece un forum intergovernativo per la
cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È
nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei
ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania,
Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro
della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione
regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e
politica e del processo di integrazione europea.
Ai
sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri
quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006
separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San
Marino nel 2019.
domenica 3 novembre 2019
sabato 21 settembre 2019
5 BRILLANTI CANTINE DI SAVORGNANO DEL TORRE SECONDO L’ITALIA DEL GUSTO
Milano,
2 Settembre 2019- L’Italia del Gusto, grazie al lavoro certosino della
redazione della testata giornalistica Borghi d’Europa, in questo 2019 si
sta dedicando a valorizzare alcuni territori d’eccellenza del Friuli,
proponendo incontri mirati e racconti a filò coi protagonisti di tali
territori.
Dopo
le Valli del Natisone e Tarcento per le Terre del Ramandolo ( Docg), i
comunicatori dell’Italia del Gusto hanno avuto il piacere di conoscere
Giovanni Genio, enologo e proprietario della piccola Cantina Genio,
situata a Savorgnano del Torre (Ud), nella pregiata zona vinicola Docg
del Picolit, celebre Passito.
Così,
grazie alla regia di Genio, si è potuto visitare e capire il terroir di
Savorgnano Del Torre, davvero vocato per il settore vitivinicolo,
incontrando e intervistando altri 4 giovani e locali vignaioli,
desiderosi di far conoscere il proprio borgo e comunicare i propri vini.
Gli
altri vignaioli intervistati sono Marco Sara, nume titolare
dell’omonima Cantina, che lavora in biologico, Alessandro Sara di Sara e
Sara, sempre biologica, Marco Pinat della piccola Cantina Biologica
Pinat e Alessandro Perini della Cantina Perini, che opera a Savorgano
del Torre da circa cento anni.
Un
aspetto fondamentale per un’efficace comunicazione di questo territorio
friulano dei Colli Orientali, è che ognuno dei 5 produttori non pensa a
sé stesso, ma lavora in sinergia con gli altri: tra gli obiettivi
prossimi venturi, secondo Giovanni Genio uno è senz’altro di creare una
rete d’impresa e fare una buona promozione.
I
vini che rispecchiano maggiormente il terroir di Savorgnano del Torre,
oltre al Picolit (davvero eccezionale abbinato a dei formaggi), ci sono
senz’altro il Friulano e il Refosco, spesso affinati per brevi periodi
in barrique usate, che donano ai vini più spessore e rotondità.
Savorgnano
del Torre e il comune di Povoletto, vengono inseriti dall’Italia del
Gusto nel Percorso Internazionale d’Informazione “Eurovinum”, dedicato
ai borghi dove il vino è il patrimonio principale.
domenica 1 settembre 2019
sabato 31 agosto 2019
sabato 17 agosto 2019
venerdì 16 agosto 2019
Tenuta Uccellina di Russi in Borghi d'Europa
di Russi nel corso di alcune degustazioni a Milano.
Un ottimo burson, il bianco Rambèla (anche nella versione spumantizzata),avevano portato
i vagabondi del gusto a Russi.
Così è nato il progetto 'Borghi d'Europa in Romagna, a Russi', con il Patrocinio della Civica
Amministrazione e la tappa di 'Millanta,sulle tracce di Luigi Veronelli' in luglio.
Ci racconta Hermes Rusticali :
domenica 11 agosto 2019
sabato 3 agosto 2019
Borghi d'Europa a Colloredo di Monte Albano, alla Trattoria da Vico
di informazione nella zona del Friuli Collinare.
Dopo la partecipazione a 'Pizza Lab', evento organizzato dall'Antico Molino F.lli Persello,
i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno realizzato una giornata di visite e interviste
a Colloredo di Monte Albano, per costruire una 'via del gusto' vissuta direttamente nel territorio.
Il Patrocinio della Civica Amministrazione ha accompagnato l'iniziativa che ha conosciuto anche due momenti di 'sosta' : l'incontro- conferenza alla Trattoria da Vico a Caporiacco e la partecipazione (sempre alla Trattoria da Vico) a Bianco e Rosso,degustazione di vini e prodotti tipici friulani.
L'incontro è servito anche per annunciare i prossimi appuntamenti a Colloredo di Monte Albano,
ove si riunirà in autunno la rete delle Terre di Collina Collinando e prenderà il via la campagna di educazione alimentare in Friuli Viaggio dentro la Vita, realizzata in collaborazione con il Molino
Persello.
venerdì 2 agosto 2019
domenica 28 luglio 2019
Con Sluurpy alla ricerca delle “tradizioni vive”
La nostra
bella Italia pullula di città, borghi e territori in cui si conserva
il ricordo della tradizione, nel campo artistico ed artigianale, ma
soprattutto in quello più squisitamente enogastronomico.
Chef o
semplici osti offrono manicaretti che sono la migliore espressione
del territorio e della sua storia. La tradizione però non deve
essere un semplice ricordo archeologico, ma un riproporre vini e cibi
con una fedeltà sostanziale, che non esclude però un adeguamento
nel tempo, secondo il mutare delle esigenze di vita e dei gusti.
Questo equilibrio fra fedeltà al passato e sensibilità ai mutamenti
nelle esigenze e nei gusti è ciò che fa di un semplice cuoco un
artista.
Per
esemplificare questo mutamento irreversibile nei gusti, basti pensare
alla ricetta dei Tortellini data dall’Artusi, il creatore della
cultura gastronomica italiana, che prevede per il ripieno ben 60 gr.
di midollo di bue, contro i 20 di Mortadella e i 30 di prosciutto,
mentre nessun Bolognese oggi penserebbe di usare neppure un grammo di
midollo!
Dunque non è
semplice distinguere le modifiche alla tradizione lecite ed anzi
augurabili, da quelle che imbastardiscono la nostra cultura
gastronomica.
Sluurpy,
il portale che non si limita ad una semplice segnalazione dei
Ristoranti, ma pubblica i loro menù digitalizzati, ricevendo più di
2 milioni di visite mensili, ha pensato di segnalare i sapienti
custodi di queste tradizioni
vive.
Per
individuarli ha pensato di rivolgersi innanzi tutto ai valorosi
giornalisti di ”Borghi Europei
del Gusto”, un’Associazione
di esperti
gastronomi che opera con il patrocinio del Consiglio d’Europa, i
quali hanno accettato la sfida e si impegneranno a girare per borghi
e paesi alla ricerca di ristoranti, stellati o semplici locande o
anche agriturismi che si impegnano a proporre l’autentica
tradizione viva della nostra cultura gastronomica.
Ma anche il
pubblico, ogni volta che trova un Ristorante che gli sembra
meritevole della segnalazione, potrà segnalarlo tramite il portale
Sluurpy. Questi ristoranti riceveranno quindi la visita ispettiva dei
giornalisti di Borghi Europei del Gusto, che valuteranno se sono
meritevoli del riconoscimento.
Slurpy
quindi, accanto al nome
dell’esercizio così prescelto pubblicherà questo simbolo
per
individuare questi esercenti che si impegnano nella meritoria difesa
delle tradizioni vive della nostra cultura enogastronomica.
L’iniziativa
è stata presentata ufficialmente nello splendido Agriturismo CAB
Massari di Conselice, un luogo
un tempo paludoso, che la laboriosità e la fatica degli abitanti,
riuniti in Cooperativa fin dal 1890, ha saputo rendere uno splendido
giardino i cui i frutti hanno costituito gli
ingredienti
della splendida cena, perfettamente in consonanza con lo spirito
dell’iniziativa “Tradizioni Vive”, a cui ha partecipato anche
la Sindaca di Conselice Paola Pula.
Da ora in poi
quindi, grazie a Sluurpy, potremo conoscere e degustare i migliori
prodotti della nostra gustosa e sana cucina.
GianluigiPagano
I vini di Gori all 'Osteria il Mulino di Zoppola
Edi Tapacino,direttore di Gori Agricola di Nimis, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Arti e Sapori 2019 presso la Osteria il Mulino di Zoppola.
Daniele Lecinni è un oste 'scosceso', dal carattere impegnativo, ma che sa il fatto suo : una cucina
di alto profilo e scelte enoiche meditate e mai banali, costituiscono il 'tesoretto' del suo locale.
Così,fra una intervista e l'altra, ecco lo chardonnay di casa Gori.
L’antico mulino di Zoppola faceva parte del possedimento della famiglia Panciera in Borgo Castello, uno dei più suggestivi per la storia della cittadina friulana.
Oggi, questo antico mulino è di Daniele Lecinni, 38 anni, a molti noto per aver gestito per più di dieci anni - nel cuore di Pordenone - il ristorante “Al teston”. Daniele è tornato a casa, nella sua terra d’origine, ristrutturando quello che era un mulino vecchio ed abbandonato e inaugurandolo nel dicembre del 2018 dopo un restauro durato oltre sei anni, che ha ridato vista ad uno dei simboli di Zoppola.
“Ho la fortuna” – racconta Daniele– “di lavorare con una gran bella e giovane squadra. In cucina lo Chef Daniele Flebus fonde tradizione e innovazione per stupire i nostri ospiti con piatti sempre sorprendenti. Luciano Tomasini mi affianca, invece, nella scelta dei vini, dove le bollicine sono preferite: da quelle locali, a quelle degli spumanti e degli champagne. Senza dimenticare il personale che ci aiuta in cucina e in sala con grande dedizione”.
Daniele Lecinni è un oste 'scosceso', dal carattere impegnativo, ma che sa il fatto suo : una cucina
di alto profilo e scelte enoiche meditate e mai banali, costituiscono il 'tesoretto' del suo locale.
Così,fra una intervista e l'altra, ecco lo chardonnay di casa Gori.
"Vitigno internazionale che trova in regione un habitat adatto, che lo eleva ad uno dei più continui e caratteristici vini bianchi friulani. Ha ottima capacità di invecchiamento soprattutto se ben affinato in legno.All’occhio è giallo paglierino limpido e profondo. Al naso colpisce per la sua eleganza e caratteristiche note di lievito, crosta di pane e con sentori floreali.In bocca risulta raffinato, intenso
con sentori di fiori d’acacia e glicine. Sapido in bocca grazie alla sua
piacevolezza richiama altra beva, chiudendo al palato con un eleganza
fruttata all’albicocca e mela matura. Si accompagna a minestre e paste
con verdure, zuppe di pesce e torte salate di verdure."
Niente da aggiungere.
L’antico mulino di Zoppola faceva parte del possedimento della famiglia Panciera in Borgo Castello, uno dei più suggestivi per la storia della cittadina friulana.
Oggi, questo antico mulino è di Daniele Lecinni, 38 anni, a molti noto per aver gestito per più di dieci anni - nel cuore di Pordenone - il ristorante “Al teston”. Daniele è tornato a casa, nella sua terra d’origine, ristrutturando quello che era un mulino vecchio ed abbandonato e inaugurandolo nel dicembre del 2018 dopo un restauro durato oltre sei anni, che ha ridato vista ad uno dei simboli di Zoppola.
“Ho la fortuna” – racconta Daniele– “di lavorare con una gran bella e giovane squadra. In cucina lo Chef Daniele Flebus fonde tradizione e innovazione per stupire i nostri ospiti con piatti sempre sorprendenti. Luciano Tomasini mi affianca, invece, nella scelta dei vini, dove le bollicine sono preferite: da quelle locali, a quelle degli spumanti e degli champagne. Senza dimenticare il personale che ci aiuta in cucina e in sala con grande dedizione”.
domenica 16 giugno 2019
Il Consorzio Vini di Romagna e Borghi d'Europa
La rete internazionale Borghi d'Europa, dopo la presentazione de 'I 10 Percorsi Internazionali'
nella sede di Milano del Parlamento Europeo,ha iniziato un tour per raccontare i contenuti e
le 'soste' degli itinerari.
Il Percorso Internazionale 'Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino' è stato così illustrato
presso l'azienda agricola Carta Bianca, nel corso di uno stage che ha coinvolto le diverse realtà
del Polo Tecnologico Vitivinicolo di Tebano (Faenza).
Le terre faentine sono state inserite nel Percorso Internazionale.
Giordano Zinzani,presidente del Consorzio Vini di Romagna, ha portato il suo contributo
allo stage. "Il Consorzio è nato nel 1962 per indirizzare, regolamentare e qualificare la produzione del vino in Romagna. Riunisce produttori di uva, cantine e aziende vinicole e opera per tutelare la qualità dei vini, per garantire la gestione dell'offerta e per promuovere il prodotto e il territorio. Il 2012 – anno del suo 50° di fondazione – ha visto l'attribuzione al Consorzio Vini di Romagna del decreto’“erga omnes”: nuovi strumenti e progetti potranno mettere ali alla notorietà della Romagna e alla reputazione dei suoi vini, il cui livello qualitativo le consente oggi di presentarsi a testa alta tra i territori più vocati del Belpaese."
Borghi d'Europa chiederà al Consorzio Vini di Romagna una preziosa collaborazione per
le giornate di Millanta, sulle Tracce di Luigi Veronelli ,giornate che toccheranno la Bassa Ferrarese,
il Friuli Venezia Giulia e la Romagna ( fine ottobre, a Faenza).
nella sede di Milano del Parlamento Europeo,ha iniziato un tour per raccontare i contenuti e
le 'soste' degli itinerari.
Il Percorso Internazionale 'Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino' è stato così illustrato
presso l'azienda agricola Carta Bianca, nel corso di uno stage che ha coinvolto le diverse realtà
del Polo Tecnologico Vitivinicolo di Tebano (Faenza).
Le terre faentine sono state inserite nel Percorso Internazionale.
Giordano Zinzani,presidente del Consorzio Vini di Romagna, ha portato il suo contributo
allo stage. "Il Consorzio è nato nel 1962 per indirizzare, regolamentare e qualificare la produzione del vino in Romagna. Riunisce produttori di uva, cantine e aziende vinicole e opera per tutelare la qualità dei vini, per garantire la gestione dell'offerta e per promuovere il prodotto e il territorio. Il 2012 – anno del suo 50° di fondazione – ha visto l'attribuzione al Consorzio Vini di Romagna del decreto’“erga omnes”: nuovi strumenti e progetti potranno mettere ali alla notorietà della Romagna e alla reputazione dei suoi vini, il cui livello qualitativo le consente oggi di presentarsi a testa alta tra i territori più vocati del Belpaese."
Borghi d'Europa chiederà al Consorzio Vini di Romagna una preziosa collaborazione per
le giornate di Millanta, sulle Tracce di Luigi Veronelli ,giornate che toccheranno la Bassa Ferrarese,
il Friuli Venezia Giulia e la Romagna ( fine ottobre, a Faenza).
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